Ieri sera e oggi, 3 settembre, i momenti culminanti della Festa di San Marino, Patrono e Fondatore della Repubblica e della Chiesa di San Marino-Montefeltro. Molto partecipata, ieri sera, la Veglia dei giovani con la celebrazione di S.E. Mons. Domenico Beneventi, Vescovo diocesano, nella Basilica del Santo. Il Vescovo ha subito invitato i giovani ad immedesimarsi in Marino che, insieme all’amico Leone, ha lasciato la propria terra e si è fermato sul Monte Titano. Provando ad immaginare i sogni di Marino, mons. Beneventi ha provocato i ragazzi e le ragazze con domande fondamentali: cos’è veramente importante per me? Cosa voglio fare della mia vita? Chi sogno di essere? Come mi immagino tra cinque anni? Sarò un deluso oppure una donna o un uomo felice? «Un cuore giovane è un cuore capace di domande importanti». Domande che interpellano il proprio progetto di vita. «Tra cinque anni – questo il sogno del Vescovo Domenico – vorrei che foste donne e uomini felici che abbiano il coraggio di seguire solo Gesù e il suo Vangelo» (puoi leggere qui l’omelia integrale: https://tinyurl.com/yc6pjrzp)
Oggi la S.Messa è stata presieduta dal Nunzio Apostolico d’Italia e San Marino, S.E. Mons. Petar Rajič, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti, del Vescovo diocesano, mons. Domenico Beneventi, e del Vescovo emerito, mons. Andrea Turazzi, insieme all’Arcivescovo metropolita di Ravenna, mons. Lorenzo Ghizzoni, al Vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, e a tutti i sacerdoti e diaconi di San Marino-Montefeltro.
Il Nunzio ha invitato a vivere la Festa di San Marino come «occasione per riflettere sul proprio cammino di fede e rinnovare l’impegno a vivere secondo i valori cristiani di libertà e giustizia, che caratterizzano la Repubblica e hanno plasmato la sua storia e l’identità ispirata dalla figura del Santo Patrono Marino». A partire dal motto della Repubblica, composto dalla parola “libertas”, ha richiamato un’espressione latina attribuita a sant’Agostino: «In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas (unità nelle cose necessarie, libertà nelle cose dubbie, carità in tutte le cose)», sottolineando l’importanza di «trovare coesione sui principi fondamentali, concedere spazio alle opinioni diverse, quando non vi è certezza, mantenere sempre un atteggiamento di amore e comprensione verso gli altri».
