6 Settembre 2025

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Il Beato Domenico: un amico fidato a cui confidare pene e preoccupazioni

14 settembre: a Monte Cerignone si celebra la Festa del Beato Domenico Spadafora

Domenica 14 settembre 2025 ci accingiamo a festeggiare il Beato Domenico Spadafora nella chiesa di Santa Maria in Reclauso, il suo santuario a Monte Cerignone (PU). Questo è un anno particolare: dopo l’indulgenza plenaria concessa nel 2021 in occasione dei cento anni della beatificazione e i cinquecento anni della salita al Cielo del Beato, ora con il Giubileo della Speranza il Santuario è chiesa giubilare della Diocesi, nella quale poter attingere ancora alle ricchezze di Grazia donateci attraverso la Chiesa.

Un po’ di storia

Il Beato Domenico Spadafora è un sacerdote domenicano inviato nel lontano 1491 nella Località Fontebuona di Monte Cerignone (PU) per fondare una comunità di frati e servire la popolazione locale dedicandosi alla predicazione, alla formazione, alla direzione spirituale. Siciliano di nascita, acquisisce un’alta formazione universitaria e, nonostante sia un maestro dell’ordine domenicano, accetta il nuovo umile compito per il quale vivrà in queste terre feretrane fino alla morte. La sua vita esemplare, la sua infaticabile opera di predicazione, che implicava lunghissime camminate per raggiungere i luoghi in cui era inviato, a cui si aggiungono alcuni miracoli che si tramandano fino ad oggi, contribuiscono alla sua fama di santità.

Il culto del Beato

Il suo corpo, ritrovato pressoché intatto, è stato nei secoli oggetto di venerazione continua, tanto che si è deciso di non inumarlo nuovamente, ma di esporlo ai fedeli. La popolazione si è sempre affidata alle intercessioni del Beato Domenico per le necessità della vita, in particolare quelle riguardanti la salute. Una particolarità legata al suo culto è il gesto di sedersi o sdraiarsi sulla bara che ha contenuto la salma del Beato, oggi posta sotto l’altare che sorregge l’urna.

Noi parrocchiani, nel recuperare la storia del Beato Domenico, ben documentata da un suo confratello, il padre Contarini, nel XVIII sec., abbiamo ritrovato dei racconti su fatti accaduti all’inizio di quel secolo che possono indicare l’origine di questa tradizione. Le monache agostiniane di Monte Cerignone avevano posseduto la prima bara del Beato, ora persa, e tre monache furono guarite per intercessione del Beato proprio sdraiandovisi dentro; dopo questi fatti, molte persone bussarono alle porte del monastero e ci furono ulteriori guarigioni.

Il Beato Domenico Spadafora è stato nel passato, come lo è per noi oggi, un familiare, una presenza fedele, un amico fidato a cui confidare pene e preoccupazioni.

Di fronte al Santuario si erge un monumento scolpito nel 1947 per ringraziare della particolare protezione di cui la terra del Beato ha goduto durante il secondo conflitto mondiale: il passaggio della linea gotica non ha causato distruzioni e tragedie irrimediabili; in quegli anni si è anche potuto accertare che solo i ragazzi della parrocchia del Beato, tra i molti chiamati alle armi dai paesi e dalle popolose campagne circostanti, sono tornati tutti sani e salvi.

Raffaella Rossi

 

Via Borgo, 61023 Monte Cerignone Ca' Vico, Marche Italia
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