3 Giugno 2017

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“Custodire la bellezza”

Venerdì 16 giugno al Palazzo Mediceo di San Leo si terrà un convegno promosso dall'ISSR delle diocesi di Rimini/San Marino-Montefeltro dal titolo: "Custodire la bellezza: valorizzazione culturale e turistica dei beni artistici ecclesiastici. Giovedì 15 giugno ore 21 nella Cattedrale di San Leo si terrà il concerto inaugurale nel contesto del "San Leo Festival" diretto da Mons. Massimo Palombella (coro della Cappella Sistina)

Si svolgerà a San Leo, nell’intera giornata del 16 giugno 2017, l’importante Convegno dal titolo “Custodire la Bellezza”, promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” delle Diocesi di Rimini e di San Marino – Montefeltro. L’iniziativa avrà luogo presso il Palazzo Mediceo, nella perla d’arte e cultura del Montefeltro e si propone di approfondire alcune questioni cruciali inerenti alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, nel più ampio confronto pubblico di natura sia interdisciplinare sia istituzionale.

Come sappiamo, la preziosa ricchezza del nostro Paese consiste nella multiforme diffusione e stratificazione di un patrimonio storico artistico che non ha eguali al mondo. Una ricchezza frutto di una profonda e feconda relazione intercorsa per secoli tra Chiesa, società e cultura, che ha permesso la realizzazione di una straordinaria quantità e qualità di opere d’arte e di beni (quali chiese, santuari, abbazie, complessi monastici, musei, archivi, biblioteche …) in grado di configurarsi come “museo diffuso”, una vera e propria “via della Bellezza” che innerva l’intero territorio nazionale e locale. Tuttavia, sempre più di frequente questo patrimonio viene trascurato o abbandonato a un crescente degrado, nonostante la rapida e progressiva crescita del turismo culturale e religioso a livello nazionale e internazionale.

L’intento del Convegno, struttorato in tre sessioni di lavoro, affidate ad autorevoli studiosi, con il coinvolgimento di diversi referenti istituzionali, è quello di ricostruire un rapporto vivo e vitale con i beni culturali ecclesiali, sollecitando un radicale ripensamento del legame tra arte, cultura e sviluppo, mediante lo studio, la ricerca, l’innovazione, ma anche l’occupazione sociale. Ciò impone un rinnovato confronto tra le diverse realtà coinvolte in questo processo: le diocesi che dispongono di questo cospicuo patrimonio di arte sacra; l’ambito della ricerca culturale e della formazione scientifica e professionale; le sovraintendenze e le istituzioni politiche che dovrebbero presiedere alla tutela e alla valorizzazione di questi beni sul territorio.

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